Scopri le bellezze del territorio: visita il Parco dei Sette Fratelli

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Scopri le bellezze del territorio: visita il Parco dei Sette Fratelli

19032022

A 30 minuti da Cagliari potrai immergerti in una foresta immensa, ideale per rilassanti e rigeneranti escursioni 

E se ti dicessimo che non lontano dal nostro hotel è possibile immergersi in un territorio completamente naturale e fare quello che i giapponesi chiamano "Forest Bathing", ovvero un bagno nella natura?

Si, perchè a circa 30 chilometri dalle città di Quartu Sant'Elena e di Cagliari si estendono 60 mila ettari di territorio boscoso lungo tutta la costa est che comprende i comuni di Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Sinnai, Maracalagonis, Castiadas, San Vito, Villasalto, Villasimius e Burcei: stiamo parlando del Parco Regionale dei Sette Fratelli - Monte Genis.

Il parco, che è uno dei più estesi di tutta l’Italia, ospita al suo interno il rinomato cervo sardo, razza endemica che ormai abita in maniera stanziale in questo territorio. 

Raggiungere il parco è facile: dal nostro hotel ti basterà costeggiare la litoranea che da via Leonardo da Vinci conduce alla ex SS 125 Orientale Sarda e proseguire sino al chilometro 30, al valico Arcu ‘e Tidu (bivio per Burcei). Qui svolterai a destra e, dopo 250 metri, troverai il centro servizi ex caserma Umberto Noci, in località Campu Omu.

Da questo punto si snodano diversi percorsi e sentieri praticabili sia in mountain bike, che a piedi per semplici trekking, aree attrezzate dove poter fare un pic nic, siti di interesse culturale come il Museo del cervo sardo e il Giardino botanico, ma anche aree di interesse archeologico, come Il nuraghe di Sa Fraigada e la tomba dei giganti di Is Concias. Non mancano neanche le leggende, come quella de "Sa Perda de sa Pippia”, la pietra della bambina, triste leggenda che narra di un giorno in cui dalla montagna franò un grosso costone roccioso che, staccandosi e rotolando giù dal monte, piombò su una bambina, schiacciandola e uccidendola sul colpo. Così, quella roccia, “Sa Perda de sa Pippia”, è oggi la tomba naturale di quella bambina che, tormentata, vaga nel bosco in cerca di pace.

Lungo il percorso ti imbatterai in piscine naturali, piccole cascate e suggestivi ruscelletti che si fanno strada tra rocce granitiche, incorniciate da specie endemiche di singolare bellezza e rarità. La macchia mediterranea fa da padrona: lecci, sughere, ginestre, corbezzoli, timo, mirto, lentischio, ma anche olivo e ginepro.

Il territorio è popolato da varie specie faunistiche, anche endemiche: cinghiali, conigli, lepri, martore, gatti selvatici. È possibile ammirare anche una colonia di daini e mufloni che vivono in apposite aree recintate. Si possono osservare anche rarissime specie di uccelli, come aquile reali, falchi pellegrini, barbagianni ed esemplari di astore sardo, rapace endemico sardo.

Ti consigliamo di visitare questo posto in qualunque periodo dell'anno: rimmarrai incantato e colpito dalla sua singolare bellezza.